Nutrizione e Genetica

OBIETTIVO BENESSERE

Il bisogno primario, ogni giorno, è mangiare. Il potere del cibo è formidabile: le uova, la bistecca piuttosto che il pesce o il piatto di pasta, entrano nel nostro corpo e ne fanno parte per un periodo più o meno lungo. Considerare il cibo come energia è veramente riduttivo. Dobbiamo chiederci da cosa è costituita quell’energia. 

La salute dell’individuo dipende da una molteplicità di fattori e fra questi tasselli della nostra quotidianità, l’alimentazione è uno dei più importanti. Ogni giorno siamo soggetti a molteplici input salutistici, industriali, fast e slow food, vegetariani… ma sappiamo realmente distinguere ciò che è bene introdurre nella nostra dieta giornaliera da cosa invece considerare solo uno sgarro o una moda non sana? 

Un ottimale stato nutrizionale ed una crescita regolare richiedono per attuarsi che vengano soddisfatti i fabbisogni nutrizionali delle diverse età.

Inoltre le prime esperienze sensoriali sono fondamentali per l’instaurarsi del gusto ed è importante in ogni bambino favorire un’alimentazione varia ed un buon rapporto con il cibo. Sovrappeso e obesità, sono il risultato di un protratto squilibrio tra alimentazione ed attività fisica. 

“Quali sono le fasi critiche per l’alimentazione?”


Il periodo prenatale, i primi 2 anni di vita e l’adolescenza; è proprio in tali fasi che la prevenzione può essere più efficace. In caso di bambini ed adolescenti con sovrappeso od obesità l’intervento deve essere attuato coinvolgendo la famiglia e motivando il paziente al cambiamento dello stile di vita e delle abitudini alimentari.

Scegliere cosa mangiare è la possibilità che si ha in ogni pasto di introdurre nel nostro corpo alimenti per il proprio benessere e l’obiettivo di uno specialista in questo settore è proprio capire di cosa ha bisogno il corpo di ognuno e stilare un piano alimentare ad hoc. 

 

“Come si svolge la visita nutrizionale pediatrica (6-16 anni circa)?”

La prima visita nutrizionale prevede quattro fasi: 

  • Raccolta informazioni cliniche (sono necessarie analisi del sangue dell’ultimo anno, eventuali ecografie, analisi flora batterica o altra documentazione che descriva lo stato del paziente se presenti); 
  • Raccolta informazioni sulle abitudini alimentari del paziente (è richiesto il diario alimentare di una settimana del paziente: colazione, pranzo, cena ed eventuali spuntini dal lunedì alla domenica). 
  • Analisi bioimpedenziometrica e antropometrica del paziente.  
  • Anticipazione delle modifiche alimentari da apportare, concordandoli con il paziente in base a gusti e abitudini. 

Entro una settimana dalla prima visita il paziente riceverà tramite mail il regime alimentare personalizzato con schema di base (con grammature) e piano settimanale, lista della spesa e del materiale divulgativo su un corretto stile alimentare, oltre che un breve ricettario. 

Oltre a questi punti (gli esami del sangue possono essere omessi nel caso il paziente sia molto giovane), verranno date nozioni di educazione alimentare al genitore e al bambino.

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