Porte aperte al benessere psicologico
Ottobre è il mese dedicato al benessere psicologico, un’occasione per migliorare la qualità di vita e favorire la crescita personale o per risolvere un momento di difficoltà.
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Qual è lo scopo della psicoterapia?
È aiutare la persona a sviluppare una maggiore consapevolezza delle proprie problematiche e a potenziare le risorse personali per raggiungere un migliore equilibrio psichico.
A chi si rivolge?
E’ rivolta ad adulti e ragazzi (dai 13 anni in su) che stanno affrontando un periodo di disagio emotivo, una sofferenza psichica o un momento di crisi personale: di coppia, familiare o lavorativo.
Aree di intervento
Relazioni, famiglia e genitorialità: supporto nelle dinamiche relazionali, conflitti familiari e sostegno alla genitorialità.
Ansia, stress e disturbi dell’umore: interventi su ansia, attacchi di panico, fobie, stress, depressione.
Eventi critici e traumi: elaborazione del lutto, esperienze traumatiche e difficoltà legate alla salute fisica.
Dipendenza affettiva: lavoro sull’autostima e il valore personale, gestione della paura e delle emozioni legate alle relazioni sentimentali.
Identità, autostima e crescita personale: percorsi per il rafforzamento dell’autostima, lo sviluppo personale e il sostegno alla comunità LGBTQIA+.
Ambito lavorativo e cambiamenti di vita: gestione di difficoltà legate al lavoro, espatrio e transizioni significative.
Per prenotare il tuo colloquio gratuito con la Dott.ssa Gaia Grassi, psicologa e psicoterapeuta
Chiama il numero 051 341509 o scrivi a berti@centromedicobo.it
Su appuntamento a Bologna in via Lodovico Berti 9-11
La Dott.ssa Gaia Grassi ci spiega…
Quando le emozioni sembrano travolgerci: imparare a gestire stati emotivi e ansia per il futuro
Tutti proviamo emozioni, ma non sempre sappiamo riconoscerle e regolarle. A volte ci sentiamo sopraffatti da rabbia, tristezza, paura o ansia legata a ciò che verrà. Non riuscire a gestire le proprie emozioni può generare conflitti interiori, difficoltà relazionali e senso di smarrimento.
Cosa significa non saper gestire le emozioni?
Non si tratta di non provarle – perché le emozioni sono naturali e indispensabili – ma di non riuscire a comprenderle, esprimerle o contenerle in modo adeguato.
Chi vive questa difficoltà può oscillare tra due estremi: reazioni impulsive (scatti di rabbia, pianti improvvisi) o blocco emotivo (non riuscire a esprimere nulla, chiudersi in se stessi).
Come si manifesta?
Alcuni segnali comuni sono:
- Cambi repentini di umore, senza cause apparenti;
- Ansia costante verso il futuro, con pensieri ricorrenti sul “cosa succederà”;
- Difficoltà a prendere decisioni, bloccati dalla paura di sbagliare;
- Somatizzazioni (mal di stomaco, tachicardia, insonnia);
- Sensazione di non avere il controllo sulle proprie reazioni;
- Rapporti conflittuali, dovuti a incomprensioni emotive.
Perché è così difficile gestirle?
Le emozioni diventano difficili da gestire quando:
- Non sono state riconosciute o validate nell’infanzia;
- Si è abituati a reprimerle, per paura del giudizio;
- Si tende al perfezionismo e al bisogno di controllo;
- Ci si proietta troppo sul futuro, alimentando ansia e insicurezza;
- Manca la consapevolezza di cosa si prova e di come comunicarlo.
Cosa può aiutare nella gestione delle emozioni?
Alcuni strumenti pratici:
- Dare un nome all’emozione: riconoscere se si tratta di rabbia, paura, tristezza o gioia;
- Scrivere un diario emotivo, per mettere nero su bianco ciò che si prova;
- Praticare tecniche di rilassamento (respirazione profonda, mindfulness, meditazione);
- Imparare a tollerare l’incertezza, accettando che il futuro non può essere del tutto previsto o controllato;
- Allenarsi all’autocompassione, trattandosi con gentilezza invece che con autocritica;
- Cercare spazi di espressione sana, come arte, sport o musica.
Come affrontare l’ansia sul futuro?
- Stabilire obiettivi concreti e realistici, invece di farsi travolgere da scenari astratti;
- Concentrarsi sul presente, lavorando su ciò che si può fare oggi;
- Distinguere i fatti dalle paure, chiedendosi: “Questa è una realtà o solo un pensiero ansioso?”;
- Ridurre l’overthinking, dedicando momenti della giornata al “tempo per preoccuparsi”, così da non lasciare che l’ansia invada tutto.
Quando chiedere aiuto?
È utile rivolgersi a uno psicologo se:
- l’ansia sul futuro diventa costante e paralizzante;
- le emozioni sono troppo intense e impediscono di vivere serenamente;
- compaiono sintomi fisici frequenti senza spiegazioni mediche;
- ci si sente bloccati, senza strumenti per andare avanti.
Le emozioni non vanno eliminate, ma comprese e integrate: imparare a gestirle significa vivere con maggiore consapevolezza, affrontare il futuro con più serenità e costruire relazioni più autentiche.